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martedì 5 luglio 2022 R.N.O. OASI SIMETO
DUE INDAGATI DALLA POLIZIA E DAL PERSONALE DELLE RISERVE NATURALI
Rimuovono i sigilli per costruire un immobile e una piscina abusivi nell'Oasi del Simeto
La struttura era stata già sequestrata 3 anni fa.
Trovati anche rifiuti pericolosi.
Due persone indagate in stato di libertà dalla Polizia all'Oasi del Simeto. I reati contestati sono violazione dei sigilli, abuso edilizio, deterioramento dell'habitat naturale e gestione e raccolta illegale di rifiuti speciali.
L'altro ieri agenti del Commissariato Librino e operatori addetti alle riserve naturali hanno effettuato controlli mirati alla tutela del sito protetto dell'Oasi del Simeto. Nella circostanza, è stata effettuata un'ispezione in un sito in cui la Polizia e il personale delle riserve naturali già negli anni 2019 e 2020 avevano ripetutamente contestato a una persona la realizzazione di opere abusive, volte all'edificazione di un immobile senza concessione. In tale occasione la struttura illegale venne sequestrata.
Venerdì è stato appurato che i sigilli messi in occasione del rilevamento dei precedenti abusi erano stati rimossi e, non curandosi della normativa di riferimento, erano stati completati e ampliati, ancora una volta senza alcuna concessione edilizia, due manufatti abusivi, recintando altresì un lotto di terreno con una piscina annessa.
Non solo, in questo lotto pari a 600 metri quadri circa, gli occupanti avevano cementificato 400 metri di terreno dov'erano accatastati cumuli di rifiuti che potevano rappresentare un potenziale danno per l'ambiente.
Gli occupanti dell'edificio abusivo, uno dei quali pluripregiudicato ed entrambi appartenenti a un nucleo familiare che percepisce il reddito di cittadinanza, sono stati indagati e l'intera area è stata nuovamente sottoposta a sequestro penale.
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