Riserva Naturale Orientata “FIUME FIUMEFREDDO”
INFO
La riserva, ordinariamente, resta visitabile tutti i giorni dall'alba al tramonto.
I giorni festivi solo la mattina.
Eventuali variazioni saranno affisse in bacheca e nel portone d'ingresso.
COME RAGGIUNGERE IL CENTRO VISITA DELLA RISERVA
In auto, dalla SS.114 ME-CT o dalla A18 ME-CT, uscita Fiumefreddo di Sicilia e in località "Diana" immettersi nella Strada Provinciale per Marina di Cottone denominata SP 71/I dove, dopo1500 metri ed a circa 500 metri dal mare, è situato l’accesso principale al centro visita della riserva.
Le coordinate sono 37.789228, 15.230728 » Vai alla mappa
Video
La Riserva del Fiumefreddo e il Cinema
da: I Borghi Marinari della Lava
Produzione: Provincia Regionale di Catania
Riserva Naturale Orientata "Fiume Fiumefreddo"
da: Acqua, Terra e Fuoco, viaggio nella terra del mito
Produzione: Provincia Regionale di Catania
La Riserva del Fiumefreddo e il Cinema
dal film "Prima che la notte", Ritratto di Pippo Fava, per la regia di Daniele Vicari, interpreti: Fabrizio Gifuni, Dario Aita, Lorenza Indovina, David Coco
Produzione: RAI
Novità - R.N.O. FIUME FIUMEFREDDO
1 - mercoledì 27 settembre 2023
R.N.O.
Didacta Sicilia 2023
Le Riserve Naturali Orientate Oasi del Simeto e Fiume Fiumefreddo saranno presenti, all’interno dello stand del Sistema Regionale delle Aree Naturali Protette, a “Didacta Sicilia 2023”, che si terrà presso il Centro Fieristico di Misterbianco (CT) dal 12 al 14 ottobre, evento interamente dedicato al Sistema Regionale delle Aree Naturali Protette.
Il dettaglio delle attività e delle iniziative offerte è stato pubblicato sul Portale ORBS raggiungibile al seguente link: Portale ORBS Regione Sicilia

#DidactaSicilia2023
#SistemaAreeNaturaliProtetteSicilia
#ParchiRiserveSicilia
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2 - lunedì 11 settembre 2023
R.N.O.
Interreg Italia – Malta - Progetto FAST
Intervento del direttore riserve naturali Dr. Getano Torrisi e del Dr. Umberto Troja
Video
Partner Città Metropolitana di Catania
Ufficio Gestione Riserve Naturali
Evento di chiusura – Venerdì 8 Settembre ore 17
Dipartimento di Scienze Biologiche – Geologiche e Ambientali: Sezione Biologia Animale – UNICT – via Androne 8.
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3 - venerdì 8 settembre 2023
R.N.O.
Oltre 1.300 specie aliene invasive tra Sicilia e Malta
Illustrati a Catania i risultati del progetto Fast
La Sicilia terra di straordinaria biodiversità ha anche il record di specie aliene invasive in Italia, addirittura oltre 1.300 (oltre 800 specie vegetali, più di 500 specie animali e 25 patogeni vegetali). Metà di quelle registrate sull’intero territorio nazionale. La scoperta giunge dalla Sicilia e dal Sud del Mediterraneo. Questi dati sono il frutto di un lungo studio e di 30 mesi di ricerche nell’ambito di “Fast- Fight Alien Species Transborder”, un progetto realizzato dall’Università di Catania in collaborazione con “Ministry for Agriculture, Fisheries and Animal Rights, Malta”, “University of Malta”, “Città Metropolitana di Catania” e “Libero Consorzio Comunale di Ragusa”, finanziato dal programma Interreg Italia-Malta 2014-2020 call 2/2019, Asse prioritario III. Una collaborazione sinergica tra scienziati ed istituzioni, con una visione filosofica della scienza come dimensione sociale ed etica.
I risultati «hanno condotto alla stesura di schede di approfondimento sulle principali Ias (Invasive alien species) presenti nelle due aree geografiche (93 specie vegetali, 130 animali e 13 fitoplasmi) e di 31 schede su “Ias”a rischio di potenziale introduzione in Sicilia e nell’Arcipelago Maltese. Hanno anche consentito di individuare pathways e veicoli di introduzione e diffusione delle specie aliene con proposte normative sulla loro gestione», spiega Giorgio Sabella, responsabile scientifico del progetto, del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania. Sabella si sofferma anche sull’importanza degli interventi di contenimento. E spiega che «sono stati tanti gli interventi di contenimento, eradicazione e rinaturazione, per un totale di più di 0.5 chilometri quadrati di territorio, a protezione di più di 15 specie target meritevoli di tutela, con contenimento-eradicazione di 12 Ias vegetali all’interno di sette siti delle Rete Natura 2000 di Sicilia e Malta, con documentazione degli interventi tramite la realizzazione di un archivio di foto e video, realizzati con l’utilizzo del drone nelle fasi ante e post operam». La struttura del partenariato «consente di presidiare la qualità e l’efficacia delle soluzioni individuate sia sul piano delle metodologie che degli interventi di coinvolgimento e diffusione delle informazioni agli stakeholder e alla popolazione residente. Un importante aspetto innovativo del progetto - conclude - riguarda lo sviluppo di metodologie innovative e condivise, esportabili nel bacino del Mediterraneo, affiancate da azioni di citizen science».
Fonte: Corriere della Sera del 11 settembre 2023

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4 - venerdì 1 settembre 2023
R.N.O.
''Iterreg Italia - Malta progetto FAS''
Evento di chiusura ''FAST FIGHT ALIEN SPECIES TRANSBORDER'' Città Metropolitana di Catania partner
Nell'ambito del Programma INTERREG V-A ITALIA-MALTA 2014-2020, giorno 8 settembre 2023 alle ore 17:00, presso l'Aula Clementi del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali - sezione Biologia Animale - via Androne 81 - si svolgerà l'evento di chiusura del progetto FAST, durante il quale saranno illustrati i risultati del progetto.

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5 - lunedì 10 luglio 2023
R.N.O.
Progetto Interreg Italia - Malta FAST Fight Alien Species Transborder
Ci stiamo preparando per il gran finale del progetto ma per ora non possiamo svelare nulla, nel frattempo però abbiamo pensato di ripercorrere le tappe fondamentali di questo entusiasmante percorso.
È giusto quindi iniziare dal principio: il 16 aprile 2021 si è svolto un grande incontro online (causa emergenza pandemica) con oltre 160 partecipanti, per il lancio e la presentazione del progetto FAST, durante il quale hanno parteciperanno numerose Autorità e sono stati illustrati il contesto, le finalità e gli obiettivi del progetto.
#InterregFAST #Unict #DSBGA #ProgettoFAST #MuZoo



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6 - venerdì 21 aprile 2023
R.N.O.
Ecomed
La Città Metropolitana di Catania, Ente Gestore delle riserve naturali "Oasi del Simeto" e "Fiume Fiumefreddo" è presente all'interno dello stand sulle aree protette siciliane dell'Assessorato regionale T.A. nell'ambito di Ecomed - Catania 19 - 21 Aprile





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7 - mercoledì 1 febbraio 2023
R.N.O. FIUME FIUMEFREDDO
La Riserva del Fiumefreddo e il Cinema
dal film "Prima che la notte", Ritratto di Pippo Fava, per la regia di Daniele Vicari, interpreti: Fabrizio Gifuni, Dario Aita, Lorenza Indovina, David Coco
Video
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Produzione: RAI
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8 - martedì 20 dicembre 2022
R.N.O.
WORKSHOP SU INTERVENTI DI CONTENIMENTO/ERADICAZIONE DI SPECIE ALIENE INVASIVE PROGETTO INTERREG ITALIA-MALTA FAST
Si è svolto Venerdì 2 Dicembre 2022 a Ragusa, presso la sala conferenze del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, un evento intermedio del progetto Interreg Italia-Malta denominato “Fast” - Fight Alien Specie Transborder- sullo stato degli interventi di contenimento e di eradicazione di specie aliene invasive nelle arre protette maltesi e nelle riserve naturali gestite dalla Città Metropolitana di Catania e dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa.
Il progetto Fight Alien Specie Transborder si inserisce nel quadro della strategia dell'Unione Europea rivolta al contrasto della perdita della biodiversità e del degrado degli ecosistemi, nonché al loro possibile ripristino all’interno del territorio dell’Unione.
Catalogazione, classificazione dei livelli di invasività, progettazione e realizzazione di protocolli di intervento per il contenimento e/o l'eradicazione di tali specie.
In rappresentanza dei vari partners si sono succeduti, nei loro interventi, ricercatori, funzionari e professori dell'Università di Catania (Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali), dell'Università di Malta (Institute of Earth System - Division of Rural Sciences and Food Systems), del Governo di Malta (Ministry for Agriculture, Fisheries, Food and Animal Rights), della Città Metropolitana di Catania e del Libero Consorzio Comunale di Ragusa.
In rappresentanza della Città Metropolitana di Catania, il direttore delle riserve naturali Dott. Agr. Gaetano Torrisi e, di seguito, il funzionario agronomo Dott. Umberto Troja, hanno illustrato le metodologie applicate negli interventi programmati ed eseguiti rispettivamente presso la riserva naturale orientata “Oasi del Simeto” e presso la riserva naturale orientata “Fiume Fiumefreddo”. In particolare l’area di intervento nell’Oasi del Simeto, estesa circa un ettaro, ha interessato l’eradicazione/contenimento delle seguenti specie: Fico degli ottentotti (Carpobrotus acinaciformis), Penniseto allungato (Pennisetum setaceum), Fico d’India (Opuntia ficus indica), Tabacco glauco (Nicotiana glauca), Ricino (Ricinus communis), Acacia saligna (Acacia saligna), Agave americana (Agave americana), Washintonia (Washintonia filifera), Yucca (Yucca gloriosa); mentre per la Riserva del Fiumefreddo l’area di intervento, estesa circa 2000 mq, ha interessato il Bamboo (Phyllostachis aurea).
A completamento dei citati interventi si è comunicato che sono in corso piantumazioni, quale restauro delle aree, essenze tipiche di Tamerici (Tamerix africana e T. gallica) e di Ginepro coccolone (Juniperus oxycedrus) nella Riserva del Simeto e piante di Pioppo bianco (Populus alba) e Salice bianco (Salix alba) a Fiumefreddo. Interventi tutti che contribuiscono alla conoscenza della realizzazione di buone pratiche.
Foto degli interventi



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9 - mercoledì 6 luglio 2022
R.N.O.
Progetto Interreg Italia-Malta FAST - Fight Alien Species Tansborder
Evento intermedio presso l'Università di Malta

Che successo!
Venerdì 1 Luglio 2022 le varie parti interessate al progetto FAST – responsabili politici, accademici, rappresentanti di ONG, studenti e persino insegnanti di scuola – si sono riunite di nuovo durante un evento intermedio, svoltosi sotto l'egida dell'Università di Malta, durante il quale sono stati presentati e discussi numerosi risultati del progetto. Questi includevano discussioni a distanza, sondaggi con i droni e campagne innovative di scienza dei cittadini!
Oltre a rafforzare ulteriormente un atteggiamento di collaborazione internazionale su questioni importanti come le specie aliene invasive, tali eventi servono anche ad ispirare i singoli collaboratori a portare avanti il progetto!
Per la Città Metropolitana di Catania il Dott. Agronomo Gaetano Torrisi nella qualità di direttore delle riserve naturali ha portato i saluti del Commissario Straordinario Dott. Federico Portoghese ed ha illustrato le peculiarità delle due aree protette in questione, l'Oasi del Simeto e il Fiume Fiumedreddo, mentre il Dr. Agronomo Umberto Troja ha presentato gli aspetti tecnico-scientifici relativamente agli interventi di campo che prossimamente si effettueranno al fine di contenere e/o eradicare specie aliene e rinaturalizzare le aree in questione.
Grazie ancora a tutti coloro che sono riusciti a partecipare!
Institute of Earth Systems - University of Malta; University of Malta; Interreg Europe; Università degli Studi di Catania; Città Metropolitana di Catania; Libero Consorzio Comunale di Ragusa; Agrikoltura
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10 - lunedì 6 giugno 2022
R.N.O. FIUME FIUMEFREDDO
Fiumefreddo, nel periodo balneare divieto di sosta a Marina di Cottone
Dal 1° giugno al 30 settembre sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione veicolare in via Marina di Cottone (Strada provinciale 71/1°, che confina con la riserva naturale Fiume Fiumefreddo) nel tratto compreso tra l’incrocio con la Regia trazzera Risposto Schisò a salire per 300 metri verso il centro abitato. Lungo lo stesso tratto di strada è stato introdotto, con ordinanza della Città metropolitana di Catania, il limite di velocità di 40 km/h.
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11 - mercoledì 18 maggio 2022
R.N.O.
Giornata Mondiale per la Biodiversità
Le Nazioni Unite hanno proclamato il 22 Maggio "Giornata Mondiale per la Biodiversità".

Anche per tale occasione la Riserva Naturale Orientata "Oasi del Simeto", gestita dalla Città Metropolitana di Catania, restera' aperta ai visitatori e fruibilie, come tutti i giorni comprese le domeniche, dall'alba al tramonto.
Dal parcheggio d'ingresso, posto sulla ex SS114 al km 108,2,che porta al Centro Polifunzionale "Torre Allegra" si snodano diversi sentieri, appositamente segnalati e con presenza di apposite bacheche informative sui valori nauralistici.
Sentieri tutti fruibili sia a piedi che in bici, senza particolari difficoltà, seguendo le indicazioni generali di sicurezza e di coportamento riportate anche sul sito che su appositi pieghevoli informativi.
Allo scopo di aumentare la comprensione e la consapevolezza dei problemi legati alla biodiversità, quest'anno la Giornata Internazionale della Biodiversità è dedicata al tema "Il nostro cibo, la nostra salute e la nostra biodiversità”.
Lo scopo è di evidenziare l'importanza della biodiversità per tutte le persone del pianeta l'impatto che la mancanza di tutela della natura può avere sulla sicurezza alimentare e sulla salute umana, le azioni che tutti noi possiamo e dobbiamo fare, ogni giorno dell'anno, per conservare, ripristinare e condividere equamente la natura e la miriade di benefici che fornisce agli esseri umani.L'attuale sistema alimentare mondiale è sempre più danneggiato. Miliardi di persone non hanno accesso a un'alimentazione corretta.
Circa un terzo di ciò che viene prodotto per il consumo umano diretto diviene rifiuto. Se si considera l’intero sistema alimentare lo spreco è di circa il 50% delle calorie prodotte. I modi in cui coltiviamo, trasformiamo, trasportiamo, consumiamo e sprechiamo cibo sono le principali cause dell’attuale allarmante perdita di biodiversità, contribuendo anche al cambiamento climatico.
Dobbiamo agire rapidamente per invertire queste tendenze e promuovere il "cambiamento trasformativo". Le soluzioni esistono come pure le politiche. Arrestando le pratiche dannose per l'ambiente, diversificando i nostri sistemi alimentari e promuovendo modelli di produzione e consumo più sostenibili, migliorando le diete e la salute riproduttiva, possiamo migliorare anche la salute globale, aumentare la sicurezza alimentare e rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici.
Ci sono molte cose che ognuno di noi può fare per conservare e utilizzare in modo sostenibile la biodiversità, fondamento per il nostro cibo e la nostra salute e per il benessere di tutti, quali per esempio:
- ridurre il consumo di carne
- acquistare e mangiare alimenti stagionali
- acquistare cibi locali
- ridurre lo spreco di cibo
- compostare gli avanzi di cibo
- ridurre gli imballaggi alimentari utilizzando sacchetti riutilizzabili o contenitori di vetro riutilizzabili
- evitare plastiche monouso (cannucce di plastica, tazze per il caffè, posate di plastica, contenitori o bottiglie di plastica per l’acqua, ecc.)
- promuovere la biodiversità locale e indigena (razze e varietà) per cibo e nutrizione. (Tratto da ISPRA)
Buona "Giornata Mondiale della Biodiversità"
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12 - martedì 12 ottobre 2021
R.N.O.
ANGUILLE E ''PUDDICINEDDA'': IL FESTIVAL DEL PESCATO ILLEGALE
Pescheria: controlli di Capitaneria e Carabinieri
La "pescheria" è mercato che affascina da sempre ma in cúi non tutto fila per il verso giusto. Ennesima dimostrazione arriva dai controlli eseguiti in tandem dalla Sezione di polizia marittima della Capitaneria di Porto e dal Nutleo carabinieri Cites, che hanno recuperato e posto sotto sequestro, esposte ancora vive all'interno di con-tenitori in polistirolò, 5 esemplari di anguilla europea (anguilla anguilla), ovvero specie in pericolo di estinzione. Il venditore, che non era in possesso di alcuna documentazione necessaria per la detenzione e la vendita del prodotto ittico, come previsto dalla convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, è stato deferito all'autorità giudiziaria competente.
Gli esemplari, dichiarati dal servizio-veterinario dell'Asp di Catania idonei per la reimmissione in natura, sono stati liberati nelle acque del fiume Simeto, all'interno della Riserva naturale orientata, ambiente naturale in cui è presente la specie nostrana di anguilla.
Nel corso dell'attività, in cui è stata posta particolare attenzione anche alla presenza sui banchi di tonno alalunga, oggetto di fermo biologico nei mesi di ottobre e novembre, nonché di pescespada, sono stati rinvenuti cinque "puddicinedda" (spadotti sotto misura), la cui pesca e la conseguente vendita sono vietate. Al commerciante è stata elevata una sanzione amministrativa di oltre 5 Mila euro.
Inoltre è stato trovato, accantonato e nascosto in una strada secondaria della pescheria, un carrello con saraghi, ombrine, pettini, tranci di pescespada e acciughe, in stato di abbandono e in cattivo stato di conservazione. Il pescato, dichiarato non idoneo al consumo umano dal personale dell'Asp, è stato distrutto, mentre circa 15 chili di pesce sono stati donati a un istituto di beneficenza cittadino.
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13 - mercoledì 4 agosto 2021
R.N.O.
QUI PROBLEMI ATAVICI MA APPARE EVIDENTE CHE IL SISTEMA E' IMPLOSO
Il Direttore Torrisi:
«non è certo questo il momento delle polemiche pittosto bisogna sollecitare nuove attenzioni per l'Oasi del Simeto chiedendoci tutti cosa abbiamo fatto per proteggere davvero la riserva»
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14 - giovedì 15 aprile 2021
R.N.O.
ALL'UNIVERSITA' DI CATANIA IL PROGETTO DI RICERCA ''FAST''
Metodi per contrastare specie aliene invasive nel mediterraneo
Sviluppare metodologie innovative e condivise, esportabili in altre aree del Mediterraneo, per contrastare l'introduzione, la naturalizzazione e la diffusione delle specie aliene invasive che arrecano danno alla biodiversità della Sicilia e dell'arcipelago maltese.
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15 - martedì 6 aprile 2021
R.N.O.
COMUNICATO STAMPA
Nell’ambito del Programma INTERREG V-A ITALIA-MALTA 2014-2020 (call 02/19), giorno 16 aprile 2021 alle ore 10.30 si svolgerà l’incontro on line per il lancio e la presentazione del progetto FAST - Fight Alien Species Transborder, durante il quale saranno illustrati il contesto, le finalità e gli obiettivi del progetto.
Il progetto si inserisce nel quadro della strategia della Unione Europea rivolta al contrasto della perdita della biodiversità e del degrado degli ecosistemi, nonché al loro possibile ripristino all’interno del territorio dell’Unione.
Le invasioni biologiche sono il secondo più importante fattore di minaccia per la biodiversità e uno degli obiettivi di questa strategia è quello di contrastare l’introduzione e la naturalizzazione delle specie aliene invasive (IAS) e dei patogeni vegetali dannosi per le specie vegetali autoctone.
La problematica delle IAS deve essere affrontata su larga scala e con metodologie comuni e le zone transfrontaliere assumono particolare rilevanza per la maggiore facilità d’interscambio (aree ponte) e richiedono azioni urgenti.
Il progetto FAST, in piena coerenza con la strategia europea, si propone di contrastare l’introduzione, la naturalizzazione e la diffusione delle specie aliene invasive che arrecano danno alla biodiversità della Sicilia e dell’arcipelago maltese tramite: 1) il loro riconoscimento e la loro classificazione in scale di priorità; 2) il loro contenimento e/o eradicazione; 3) l’individuazione e la gestione dei pathways e dei veicoli di introduzione e diffusione; 4) l’elaborazione di linee guida e adozione di best practices, basandosi anche su 5) l’educazione e la comunicazione ambientale. Le attività di progetto avranno la durata di 30 mesi e si concluderanno nel maggio 2023.
Le azioni attive di contenimento/eradicazione e di rinaturazione saranno svolte all’interno di alcune aree protette (siti Natura 2000 e/o Riserve naturali siciliane): 1) Riserva Naturale Orientata “Oasi del Simeto” e 2) Riserva Naturale Orientata “Fiume Fiumefreddo” (Ente Gestore: Città Metropolitana di Catania); 3) Riserva Naturale Speciale Biologica “Macchia Foresta del Fiume Irminio” e 4) Riserva Naturale Orientata “Pineta di Vittoria” (Ente Gestore: Libero Consorzio Comunale di Ragusa); 5) L-Inhawi tal-Buskett u tal-Girgenti; 6) L-Inhawi tax-Xlendi u tà Wied Kantra e 7) Il-Maghluq ta' Marsaskala (Responsabile: Environment & Resources Authority - ERA).
La struttura del partenariato (Università di Catania, Ministry for Agriculture, Fisheries, Food and Animal Rights, University of Malta, Città Metropolitana di Catania, Libero Consorzio Comunale di Ragusa, con la partecipazione dell’Environment & Resources Authority (ERA) di Malta), consente di presidiare la qualità e l’efficacia delle soluzioni individuate sia sul piano delle metodologie che degli interventi di coinvolgimento e diffusione delle informazioni agli stakeholder e alla popolazione residente (Citizen Science). Un importante aspetto del progetto riguarda lo sviluppo di metodologie innovative e condivise, esportabili nel bacino del Mediterraneo.
Parteciperanno all’incontro: Prof. Francesco Priolo (Magnifico Rettore, Università di Catania), On. Dr. Anton Refalo (Ministro dell’Agricoltura, Pesca, Alimentazione e Diritti degli Animali, Malta); On. Dr. Aaron Farrugia (Ministro per l’Ambiente, il Cambiamento Climatico e la Pianificazione, Malta); On. Stefan Zrinzo (Segretario Parlamentare per i Fondi Europei); Prof. Ing. Saviour Zammit (Prorettore alla Ricerca e Trasferimento della Conoscenza, Università di Malta), Prof. Agatino Russo (Direttore, Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, Università di Catania), Dr. Salvo Pogliese (Sindaco Metropolitano, Città Metropolitana di Catania), Dr. Salvatore Piazza (Commissario straordinario, Libero Consorzio Comunale di Ragusa), Dr.ssa Maria Cristina Stimolo (Responsabile del programma INTERREG V-A Italia-Malta); Sig.ra Carmen Dalli (Direttore del Funds and Programmes Division, Malta).
Il progetto sarà illustrato nelle sue linee generali dal Prof. Giorgio Sabella, responsabile scientifico nella qualità di capofila (Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, Università di Catania), mentre il coinvolgimento e le azioni che verranno messe in atto dai singoli partner saranno trattate dai responsabili scientifici delle varie istituzioni: Sig. Dennis Sciberras (Direttore Plant Protection, Ministero dell’Agricoltura, Pesca, Alimentazione e Diritti degli Animali, Malta); Prof. David Mifsud (Dipartimento di Scienze Rurali e Sistemi Alimentari, Università di Malta); Dr. Gaetano Torrisi (Ufficio Riserve Naturali, Città Metropolitana di Catania), Dr.ssa Maria Carolina Di Maio (Ufficio Riserve Naturali, Libero Consorzio Comunale di Ragusa), Sig. Darrin Stevens (Environment & Resources Authority, Malta).
Concluderà i lavori l’intervento del Prof. Gian Pietro Giusso del Galdo (Direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania).
Modererà l’incontrò il prof. Oscar Lisi (Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania), responsabile della comunicazione del progetto FAST.
L’evento è rivolto a: Autorità ambientali maltesi e italiane, addetti ai controlli doganali delle frontiere, enti gestori delle aree protette, enti di ricerca e tutte le categorie produttive che possono risentire negativamente dell’introduzione di specie aliene (es. agricoltori), studenti e docenti della scuola secondaria di secondo grado e dell’Università, associazioni ambientaliste, più in generale alla cittadinanza.
Per prenotarsi cliccare sul link: https://www.eventbrite.com/e/fast-fight-alien-species-transborder-evento-lancio-launch-event-tickets-149078829793
Per informazioni ed aggiornamenti sull’evento e sul progetto consultare il link alla pagina Facebook: https://www.facebook.com/Progetto-Interreg-Italia-Malta-FAST-Fight-Alien-Species-Transborder-102943165236717/
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16 - lunedì 1 febbraio 2021
R.N.O.
S'IMPANTANA CON IL FUORISTRADA ALL'OASI
Zona A del Simeto. Turista multato dalla Forestale per aver violato la zona rossa e le norme ambientali
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17 - lunedì 22 giugno 2020
R.N.O.
EMERGENZA CORONAVIRUS - RISERVE NATURALI
Le riserve naturali “Oasi del Simeto” e “Fiume Fiumefreddo” e i relativi sentieri e Centri visita restano chiusi fino a data da destinare.
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18 - giovedì 18 giugno 2020
R.N.O.
RIAPERTURA DEI SENTIERI DELLE RISERVE NATURALI ORIENTATE
Si comunica che sono stati riaperti i sentieri delle Riserve naturali Orientate in gestione “Oasi del Simeto e “Fiume Fiumefreddo”
La fruizione della sentieristica delle citate aree protette è sottoposta, oltre alle Norme generali di sicurezza e di comportamento, al rispetto delle attuali Norme di prevenzione sanitaria.
In particolare:
- Porta sempre con te la mascherina e indossala ogni volta che non puoi rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di metri 2
- Disinfetta frequentemente le mani
- Non condividere cibo o borracce con gli altri escursionisti
- Non scambiare abbigliamento e attrezzature con gli altri escursionisti
BUONA ESCURSIONE!!!!!
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20 - mercoledì 11 dicembre 2019
R.N.O.
OASI DEL SIMETO: QUANTO GUARISCE LA ''TERAPIA'' DELLA NATURA
Un'escursione nella riserva con un gruppo di pazienti del Servizio di Salute mentale dell'Asp.
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La Fauna
Per diverse specie animali, l'ecosistema fluviale presenta un'importanza notevole.
L'insieme dei fattori naturali che caratterizzano questo ambiente rappresenta un punto di approdo anche per quegli animali che non sono strettamente legati alla vita acquatica.
Purtroppo, malgrado l'importanza naturalistica della Riserva del Fiumefreddo, le conoscenze faunistiche, se si escludono pochi gruppi come gli uccelli, sono allo stato attuale ancora molto frammentarie e lacunose.
Fino a non molti anni fa chi visitava questi luoghi poteva osservare una ricca e varia avifauna, infatti, molte specie migratorie trovavano in queste zone umide le condizioni ambientali ideali per la nidificazione o per la sosta e il foraggiamento.
La progressiva antropizzazione dei luoghi ne ha ridotto la presenza.
Nonostante ciò, col ripristino di alcune condizioni ambientali
originali, negli ultimi anni è stato possibile osservare, immerse nella fitta vegetazione ripale, la ricomparsa di alcune specie di uccelli migratori.
Delle specie stanziali possiamo ricordare: la Gallinella d'acqua (Gallinula chloropus), il Verdone (Chloris chloris), il Cardellino (Carduelis carduelis), il Fringuello (Fringilla coelebs), la Cianciallegra (Parus major), il Passero solitario (Monticola solitarius), il Merlo (Turdus merula), la Gazza (Pica pica), il Corvo (Corvus frugilegus), la Cornacchia (Corvus corone), il Gheppio (Falco tinnincu-lus), il Barbagianni (Tyto alba), l'Usignolo di fiume (Cettia cetti).
Più rara è la presenza del Martin pescatore (Alcedo atthis). Delle specie migratorie avvistate all'interno della Riserva sono da citare: il Germano reale (Anas platyrhinchos), il Codone (Anas acuta), il Moriglione (Aythya ferina),
il Mestolone (Anas clypeata),
la Pavoncella (Vanellus vanellus), il Tordo (Turdus philomelos), lo Storno (Sturnus vulgaris), l'Allodola (Alauda arvensis), il Beccaccino (Gallinago gallinago), la Beccaccia (Scolopax rusticola), la Marzaiola (Anas querquedula), l'Upupa (Upupa epops), l'Alzavola (Anas crecca), l'Airone rosso (Ardea purpurea), l'Airone cenerino (Ardea cinerea), la Nitticora (Nycticorax nycticorax), la Garzetta (Egretta garzetta), la Tortora (Streptopelia turtur), il Tarabusino (Ixobrychus minutus), la Cannaiola (Acrocephalus scirpaceus), il Nibbio (Milvus migrans), il Fischione (Anas penelope), il Cuculo (Cuculus canorus).
Sono stati osservati, inoltre, anche se più raramente: il Piviere dorato (Charadrius apricarius), la Gru (Grus grus), la Ghiandaia marina (Coracias garrulus), la Cicogna
(Ciconia ciconia) e la Cincia (Parus ater). Meno numerosi, ma non per questo meno interessanti, sono i piccoli mammiferi che vivono all'interno della riserva, tra questi è possibile incontrare il Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), la Volpe (Vulpes vulpes),
la Donnola (Mustela nivalis), il Riccio (Erinaceus europaeus) e i piccoli roditori come il Topo selvatico (Apodemus sylvaticus).
Anche i Rettili trovano qui ricche possibilità di vita come il Biacco (Coluber viridiflavus),
la Biscia dal collare (Natrix natrix), nonché i più conosciuti Ramarro (Lacerta viridis), Lucertola campestre (Podacris sicula) e il Geco comune (Tarentola mauritanica).
Tra gli Anfibi si segnalano il Rospo comune (Bufo bufo), la Rana verde (Rana esculenta) e la Rana greca.
Le specie ittiche presenti nel Fiumefreddo sono l'Anguilla (Anguilla anguilla) e più raramente la Trota farlo. Nonostante la mancanza di specifiche informazioni scientifiche sugli invertebrati che vivono nella riserva, e in particolare sulla presenza di eventuali specie endemiche e/o di interesse biogeografico, è possibile osservare, durante la visita del suo territorio, numerosi insetti comuni e non che costituiscono, fra l'altro, la fonte alimentare per gran parte della fauna superiore.
Fra questi si segnala la presenza di varie specie di Libellule e di Coleotteri, del Grillo campestre, della Cicala, della Coccinella, della Pulce d'acqua, del Calabrone, del Macaone, della Cavolaia, della Vanessa del cardo e dell'ortica, del Lombrico e del Granchio di fiume.
La Vegetazione
La notevole importanza dell'area protetta è legata alle particolari condizioni ecologiche create dalle acque fredde e lentamente fluenti del Fiume Fiumefreddo, che garantiscono la presenza di una vegetazione acquatica di rara bellezza caratterizzata in special modo dalle Brasche (Potamogeton crispu e natans) e dal Ranuncolo a pennello (Ranunculus penicillatus).
Queste ultime idrofite (piante che vivono in acqua), tipiche nell'Europa centrale e Atlantica, rappresentano stazioni di rilevamento uniche per tutto il centro-sud d'Italia.
Nelle zone del fiume meno profonde e caratterizzate da deboli correnti, si può riscontrare il Sedano d'acqua (Apium inundatum), il Crescione (Nasturtium officinale), la Veronica acquatica (Veronica anagallis acquatica), la Menta d'acqua (Mentha suaveolens). In prossimità della foce si notano macchie a Sparganio (Sparganium erectum), specie abbastanza rara e in Sicilia presente solo sui Nebrodi, a 1000 m di quota. Le sponde del fiume sono caratterizzate principalmente dalla presenza di popolamenti di Cannuccia di palude (Phragmites communis) frammiste a qualche rara presenza di Poligono seghettato (Polygonum licifolium).
Nei pressi delle sorgenti Quadare, si possono osservare piante di Papiro (Cyperus papyrus), certamente non originarie della zona e di recente introduzione. La fascia di vegetazione sovrastante il canneto con i Cariceti a Carice spondicola (Carex elevata)e a Carice volpina (Carex otrubae), ospita una egregia flora palustre costituita dalla Salcerella comune (Lytrus salicaria), dallo Giaggiolo acquatico (Iris pseudacorus), dallo Zigolo dicotomo (Fimbristillys dichotoma) e da altre specie.
Lungo le sponde, con una certa frequenza, si riscontra l'Ortica comune (Urtica dioica), l'Angelica
(Trochiscanthes nodiflora), il Vilucchione bianco (Calystegia sepium),
la Canapa acquatica (Eupatorium cannabinum), l'Equiseto (Equisetum telmateja) e abbondanti fasce di Rovi (Rubus ulmifolius) e Canna comune (Arundo donax), vegetazione nitrofila (che cresce bene in ambiente ricco di azoto assimilabile) favorita anche dalle concimazioni alle colture agrarie circostanti.
Occorre inoltre rilevare la presenza di frammenti dell'antico bosco originario (planiziale) a Salice bianco (Salix Alba), nei pressi delle sorgenti Quadare.
Nel complesso, la Riserva, malgrado gli eccessivi prelievi idrici realizzati nel passato, mantiene aspetti floristico-vegetazionali di notevole interesse e costituisce, assieme alla limitrofa zona palustre denominata la Gurna, l'unica zona umida rimasta lungo il litorale Ionico, dalla foce del Simeto a Messina. Questi ambienti rappresentano gli ultimi lembi dell'antico pantano del Lago di Mascali, che si estendeva,
fino al secolo scorso, lungo tutto il litorale che corre da Riposto a Fiumefreddo.
L’Ambiente Fluviale Ripale
Della fitta vegetazione ripale, costituita oltre che dai canneti con la presenza di Carice spandicola (Carex elevata) e Carice volpina (Carex otrubae), lungo le rive del fiume e lungo le anse è presente la tipica flora paluste costituita da Salcerella comune (Lytrus salicaria), dal Giaggiolo acquatico (Iris pseudacorus), dallo Zigolo dicotomo (Fimbristillys dichotoma).
Lungo questa fascia ripale è possibile notare con una certa presenza l’Ortica comune (Urtica dioica), l’Angelica minore (Trochiscanthes nodiflora), il Vilucchione bianco (Calystegia sepium), la Canapa acquatica (Eupatorium cannabinum), il Crescione d’acqua (Nasturtium officinale), la Lisca a foglia stretta o Tifa (Tipha angustifolia), la Menta a foglie rotonde (Mentha suaveolens).
In primavera fra le vivaci fioriture di vegetazione riparia è possibile scorgere interessanti specie di uccelli fra cui numerosi esemplari di Cinciallegra (Parus maior) e Tarabusino (Ixobrycus minutus) e tra gli invertebrati, spiccano per la splendida livrea, le farfalle Vanessa (Inachiso) e Macaone (Papilio machaon) e altre ancora.
La zona ripale ospita, inoltre, frammenti relitti del bosco a Salice bianco (Salix alba) e a Pioppo bianco (Populus alba).
Nel corso degli ultimi anni hanno nidificato alcune coppie di Germani reali (Anas platyrincos).
L’Ambiente Fluviale Sommerso
Una peculiare vegetazione acquatica e semi sommersa caratterizza l’ambiente fluviale sommerso.
Parliamo in questo caso di vegetazione ad idrofite sommerse e galleggianti e ben radicate sul letto del fiume, rappresentata da entità di notevole interesse fitogeografico, come il Ranuncolo a pennello (Ranunculus penicillatus), specie del tutto assente nei territori più caldi dell'Europa meridionale.
Frequenti oltre alle Brasche (Potamogeton crispu e natans), anche la Veronica acquatica (Veronica anagallis-acquatica), la Gamberonia maggiore o Stella d’acqua (Alisma plantago acquatica) e il Sedano d’acqua (Apium inundatum).
In questo particolare ambiente sommerso vivono Rospi comuni, Rane greche, Rane comuni, oltre alle
Anguille, ai Granchi di fiume e a pochi esemplari di Trota farlo che un tempo popolava il fiume, oltre a tutta una variegata macrofauna bentonica indicatrice dello stato di qualità fluviale.
Quadare
Dal punto di vista geologico e litologico, l’area del Fiumefreddo è interessata dalla presenza di rocce vulcaniche generalmente poggianti su un substrato sedimentario rappresentato da argille.
La zona La zona del fiume è caratterizzatta da affioramenti sedimentari in cui si hanno importanti manifestazioni sorgentizie a breve distanza dalla costa. L’emergere di
cospicui deflussi sotterranei avviene al contatto con le argille del substrato sotto forma di varie polle, alcune delle quali di portata elevata, esse, infatti, sono rappresentate, oltre che dalla sorgente «Capo d’acqua» localizzata nella parte a monte della riserva soprattutto dalle caratteristiche sorgenti «Caldare Fioroni» (o Quadare) situate nella parte a valle a breve distanza dalla costa.
In epoche passate quando il fiume aveva portate più copiose si contavano quattordici «Quadare», adesso se ne osservano solo tre di cui una di dimensioni più evidenti con oltre sei metri di profondità. Da immersioni effettuate si é potuto notare che le «Quadare» hanno una forma a cono rovesciato con l’estremità rivolta in basso. Inoltre si è osservato che all’estremità inferiore sono presenti diversi cunicoli alla cui origine sono poste le sorgenti vere e proprie. Il nome «Quadare» deriva da un fenomeno di «ebollizione» dovuto al flusso vorticoso dell’acqua a causa dell’elevata portata di falda,
osservabile soprattutto nei mesi invernali in cui la portata è massima. L’habitat di queste sorgenti è caratterizzato dalla copiosa presenza di piante di Papiro (Cyperus papyrus siculus), Salice bianco (Salix alba) e Pioppo (Populus alba), sono inoltre osservabili ultimamente con maggiore frequenza, oltre al Tarabusino (Ixobrycus minutus) e la Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), passaggi di Aironi cenerini (Ardea cinerea) e Aironi rossi (Ardea purpurea).
La Presenza Umana
Le passate attività di bonifica di inizio secolo e le successive attività edilizie a partire degli anni '60, hanno determinato un drastico restringimento dell'ecosistema della zona umida costituente il cosiddetto Lago di Mascali, che originariamente si estendeva lungo il litorale ionico, da Riposto a Fiumefreddo.
Gli eccessivi prelievi idrici effettuati a monte dell'area protetta, abbassando il livello della falda freatica, determinano notevoli squilibri e, a volte, nei mesi estivi, anche il prosciugamento di una delle sorgenti principali (Testa dell'Acqua). Nell'attuale assenza della competente Autorità di Bacino, l'Ente gestore della Riserva naturale ha intrapreso una serie di iniziative al fine di ristabilire le condizioni di equilibrio idrogeologico dell'ecosistema fluviale protetto.
E ancora, attività umane con impatti rilevanti nell'area protetta sono quelle scaturenti dall'esercizio di una agricoltura svolta in forma intensiva in buona parte della zona di preriserva interessando parzialmente anche gli argini del fiume (Orto-floricoltura da pieno campo e in serre).
Infatti l'attività agricola, che in senso lato è elemento positivo di salvaguardia del territorio, nel caso in specie, con l'uso massiccio di prodotti chimici per la concimazione del terreno (fertilizzanti chimici) e per la difesa delle coltivazioni (pesticidi) in un'area relativamente ristretta, rappresenta una fonte di inquinamento ambientale.
In articolare, oltre ad inquinare le acque di falda e del fiume, i fertilizzanti chimici causano alterazioni agli equilibri della vegetazione presente lungo le rive, favorendo specie invasive (vegetazione nitrofila) a scapito della vegetazione originale (vegetazione ripariale).
In tal senso l'Ente gestore è impegnato a divulgare e favorire nell'area protetta tecniche di agricoltura più rispettose dell'ambiente (Agricoltura sostenibile).
Testi a cura dell'Ufficio Riserve Naturali, illustrazioni di Santo Pappalardo.